Femmina di Ancistrus Femmina di <em>Ancistrus<em/>

Ancistrus (Kner ,1854) Classe: Actinopterygii

Ordine: Siluriformes Famiglia: Loricariidae

Questa vuole essere una piccola raccolta di informazioni e note tecniche per allevare al meglio questa specie affascinante per non leggere solo: “pulisce i vetri e si ciba di alghe” -L’ Ancistrus è sicuramente il loricaride più presente nelle nostre vasche, è di facile allevamento, è normalmente venduto in qualsiasi negozio di acquariofilia con la denominazione Ancistrus sp., la sua orgine è sud americana ed è diffuso prevalentemente nel bacino amazzonico. La varietà che troviamo solitamente nei nostri negozi è frutto di incroci tra diverse varietà wild come ad esempio Ancistrus dolichopterus, Ancistrus temmincki e Ancistrus cirrhosus e Ancistrus triradiatus. L’alimentazione in natura è varia, l’Ancistrus si ciba di alghe attecchite ai legni sommersi di varia provenienza dei quali non disdegna la loro gustosa lignina, indispensabile per il loro metabolismo digestivo, si nutre inoltre di resti di animali morti e qualsiasi tipo di alimento che trova in abbondanza in tutte le acque amazzoniche. Il nostro beneamato pesce arriva in acquario ad una dimensione che si aggira intorno a 12-15 cm, il dimorfismo sessuale è già evidende nei subadulti, il maschio è più grosso e dotato di barbigli o cirri frontali ben evidenti, la femmina è più piccola, e i barbigli sono quasi assenti o appena accennati(v. foto apertura).

Un maschi di Ancistrus

La riproduzione è un atto abbastanza energico, il maschio dopo aver trovato un’adeguata tana pulisce il substrato all’ interno di una cavita’, e vi spinge dentro la femmina che deporrà numerose uova, circa un centinaio, ben evidenti avendo le dimensioni di un paio di millimetri e dal color rosa-arancio; dopo la deposizione il maschio scaccia la femmina, feconda le uova e solo lui rimane a proteggerle ed ad ossigenarle per diversi giorni con le pinne ventrali. Dopo la schiusa il maschio pratica delle cure parentali cercando di tenere il gruppetto dentro la cavità, proteggendolo da possibili predatori.

Avannotti

Quando la pulsione dei piccoli verso l’ambiente esterno sarà insostenibile per uscire, il maschio abbandona il nido per riprendere la sua vita – la coppia non è monogama. L’ Ancistrus che si sviluppa, e passa da girinide a subadulto si alimenterà come un esemplare adulto e non necessiterà di dieta particolare. Mai far mancare un tronco. Quasi indispensabile per il corretto sviluppo delle larve e avanotti e la presenza nella vasca alcune radici di torbiera e di un’ abbondante dieta vegetale ricca possibilmente di alga spirulina e ovviamente un po’ di cibo universale purche’ sia affondante. L’ Ancistrus ha un ‘aspettativa di vita di circa 6-8 anni tenendolo ad una temperatura di 25-28°C, a temperatura superiore un po’ meno, perché causa un’accelerazione del loro metabolismo. La temperatura alta inoltre inibisce il loro istinto riproduttivo, stimolato invece da leggere escursioni termiche che non superano i 28°C

In questa foto si noti la forma quasi completamente definita

Gianluca Bottoni aka Gianluca72 nel forum- [Per parlarne nel forum]


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