Finalmente Il discus: un sogno che si realizza
Sono passati molti anni dall’avvio del mio primo acquario, nato senza alcuna idea di come potesse essere gestito, da completo autodidatta. I primi ricordi che riaffiorano sono, purtroppo, di insuccessi: morie di pesci, tanto lavoro e dispendio di soldi. Ci è voluto molto tempo prima di trovare il giusto equilibrio, e non sarebbe probabilmente successo se avessi avuto l’aiuto e l’appoggio di qualcuno più esperto.
Roberto Carlini (nick: Avar_Hanso, adesso moderatore del Discusclub 2.0) ne è la dimostrazione. Da neofita, che fino a qualche mese fa possedeva solo un 38 lt, ha provato a cimentarsi con un nuovo acquario di medie dimensioni avendo in mente un’unica idea: il discus.
Roberto, a distanza di 3 mesi dalla pianificazione del suo sogno, ora vanta un bellissimo acquario da 200 litri effettivi, creando un layout da biotopo amazzonico da fare invidia a molti acquascaper e con all’interno sei esemplari di RT di alta qualità che si corteggiano e depongono con regolarità. Ma tutto ciò è frutto di un lavoro di mesi, meticolosamente pianificato e concretamente realizzato, grazie anche ad una curiosità smodata, alla sua voglia e velocità di apprendimento e soprattutto di tantissima umiltà.
Questo articolo vuole essere un omaggio a Roberto, per aver regalato tanta felicità ed orgoglio a questo forum (dove più o meno tutti abbiamo contribuito alla realizzazione del suo gioiellino) e vuole essere anche una sorta di guida per i neofiti che vogliono avvicinarsi a questo mondo. Vorrei così sfatare il mito sull’acquariofila, quale ‘’ hobby troppo difficile’’. Roberto ha documentato per tre mesi lo sviluppo della sua vasca, step by step, in quasi 86 pagine di topic.
12-03-2011: Il sogno era già nella testa. È arrivato il momento di scegliere la vasca in base allo spazio disponibile ed al budget. Le opzioni erano 4. Il criterio utilizzato per la scelta è stato quello di prendere la più lunga possibile; la scelta è caduta su una Juwel Rio 240, dimensioni 121 x 41 x 55 cm.
17-03-2011: Il forum ha convinto Roberto a potenziare subito il filtraggio; a quello originale viene scelto un filtro esterno eheim Professional 3 2075.
18-03-2011: inizio lavoro supporto artigianale,( ho deciso di costruire il supporto per l’acquario per un motivo molto semplice, risparmiare qualche euro da investire per l’attrezzatura necessaria per l’avvio della vasca. Una decisione presa da subito grazie all’appoggio di mio padre, Emilio, che di “fai da te” se ne intende e parecchio. Altro punto a favore è stato il fatto che avevo molto materiale di scarto della mia camera che potevo utilizzare per realizzare il supporto. I lavori sono durati circa 4 giorni tra taglio delle tavole, assemblaggio, applicazione di svariati rinforzi per rendere ancora più stabile e sicuro il mobile, verniciatura e rifiniture. Come detto in precedenza quasi tutti i materiali necessari alla realizzazione li avevo in casa e quindi con una spesa di circa 50€ mi è stato possibile realizzare il supporto seguendo i disegni dei mobili originali della juwel. Un’esperienza questa che mi sento di consigliare ma solo se siete ferrati nel fai da te o avete qualcuno che se ne intende perché la sicurezza viene prima di tutto e sul supporto della vasca di sicuro in quanto a sicurezza non si può andare leggeri)
20/03: si incomincia a decidere la popolazione e alla domanda “quale discus?”, la scelta ricade sui Rosso Turchesi per la loro caratteristica di mostrare fin da subito segni di malessere con il tipico inscurimento delle stress-bar ( cosa che non succede negli esemplari di colore solido oppure Pigeon) e quindi di più “facile” gestione.
23/03: Scelta del layout: rigorosamente amazzonico, sabbia fine (wave, bianca finissima, 25kg), 4 radici.
29/03: Arrivo della vasca (non avendo una camera da letto di grandi dimensioni mi si è posto il problema del posizionamento della vasca nella stanza per cercare di non chiudere troppo lo spazio per il passaggio e di cercare la collocazione più giusta anche per la tranquillità dei discus che da li a poco avrebbero popolato la vasca. Per fare questo ho ricostruito un modello 3d della mia stanza mettendo in evidenza i vari ingombri e ho pubblicato le varie alternative sul forum aspettando i consigli di tutti i partecipanti alla discussione. Consigli che, come sempre del resto, non sono tardati ad arrivare e così è stata scelta la collocazione del mobile e successivamente ho posizionato la vasca su di esso. Armati di livella abbiamo controllato che tutto stesse “in bolla” inserendo qua e la qualche spessorino per aggiustare il tiro)
9/04: viene riempita la vasca con sola acqua di rubinetto, il riscaldatore tenuto spento, ed i valori allo start up sono i seguenti:
pH 7,6
NO2 <0,3 mg/l
NO3 12,5 mg/l
°dGH 15°
°dKH 13°
15/04: Lo start up di un filtro biologico necessita di almeno 21 giorni, anche se alcuni prodotti permettono che questo avvenga in molto meno tempo. Il consiglio finale è di utilizzare Nitrobacter (i batteri adetti alla nitrificazione) di buona qualità, e di attendere per lo meno un mese prima di inserire pesci delicati.
19/04: Le piante si possono inserire praticamente da subito. Vengono infatti inserite Salvinia natans, Myriophyllum sp., Vallisneria gigantea e Phyllanthus fluitans.
20/04 : La maturazione del filtro procede, i valori ad oggi sono:
NO2 0,3 mg/l
NO3 12,5 mg/l
25/04: Altra sessione di test: nulla di invariato. Per aiutare la proliferazione dei nitrobacter ogni giorno viene messo pochissimo mangime.
29/04 : Attendere che il filtro maturi è snervante, perciò si possono inserire pesci da fondo che non risentono troppo del picco dei nitriti (previa spiegazione), quali Loricaridi come Ancistrus, Plecostomus, Corydoras, per rendere la vasca più piacevole: Roberto opta per 4 Gibbiceps e 5 Corydoras sterbay.
30/04: Dopo 15 giorni, i test danno come risultato NO2 <0,3mg/l NO3 <12,5mg/l. Probabilmente grazie ai batteri il picco dei nitriti è già avvenuto ma sarebbe comunque meglio aspettare ancora qualche giorno prima di effettuare qualsiasi manutenzione.
8/05: Si parte con i cambi per portare i parametri chimici a valori di gradimento per i discus. Vengono cambiati 20/30lt d’acqua a settimana con sola acqua d’osmosi.
pH 7.6
NO2 <0.3
NO3 0
°dGH 12
°dKH 15
11/05 vengono aggiunte 8 petitelle (Petitella georgiae Famiglia: Characidae Nome Comune: Caracide dalla testa rossa Habitat: Originario del Rio delle Amazzoni)
15/05 il picco è ora sicuramente avvenuto. I nuovi valori sono:
pH 7.6
NO2 assenti
NO3 12,5mg/l
°dGH 11
°dKH 11
19/05 Ancora cambi :vengono cambiati 20 lt d’acqua ogni 2 giorni (sempre con sola acqua d’osmosi) e aggiunte altre 8 petitelle.
30/05 I valori dell’acqua sono finalmente a posto
pH 7.6
NO2
NO3
°dGH 4
°dKH 4
300 µS/cm
12/6 il momento tanto atteso è finalmente arrivato. Nella vasca appena allestita adesso nuotano 6 giovani bellissimi Rosso Turchesi che godono di ottima salute, anche se uno di loro si isola dagli altri. Si decide quindi di tenere la luce spenta per 2 giorni e non si somministra cibo.
18/06 si è formata una coppia ed ha deposto le uova su una delle 4 radici presenti in vasca
21/06 Le uova si sono schiuse (evento raro in vasca di comunità) e le cose vanno molto bene. Si potrebbe addirittura parlare della riproduzione, ma sarebbe meglio non in questo articolo.
Ecco come in tre mesi si può passare dal sogno alla realtà. Forse lo stesso Roberto pensa ancora di dormire, dato che le coppie nel frattempo sono diventate 3 e tutte depongono. Viene naturale dire che è stato un bel colpo di fortuna; ma la fortuna va aiutata, e Roberto, con i suoi topic che hanno portato a circa 940 interventi, la fortuna se l’è costruita. Nell’era dell’informazione ad “alta velocità” e della condivisione, vorrei qui rivolgermi a tutti nel chiedere di essere sempre partecipi, con domande e risposte alle richieste d’aiuto, per riuscire a portare avanti questo magnifico hobby e di farlo sempre con la grinta e l’umiltà mostrateci da Roberto.
Dal forum:
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Andrea Sanelli AKA Sane84 nel forum
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