Heiko Bleher istruisce e sensibilizza sul disastro ambientale che vede tristemente protagonista l’Amazzonia e le sue regioni, dicendo che è molto peggio di quanto
siamo stati indotti a credere.
Le ultime notizie mandate in onda dalla BBC e altri media mostrano immagini e video drammatici del più grande disastro mensionabile nella storia del Rio delle Amazzoni – ma non solo dal 1963, come indicato in alcune relazioni. Milioni di pesci d’acqua dolce morti – probabilmente miliardi. Solo pochi anni fa ho assistito alla migrazione di più di due miliardi di pesci gatto, membri di tutte e 10 le note famiglie di pesci gatto Amazzonici, durante il viaggio riproduttiva nella regione Tefe, su un tratto di fiume di meno di 25 km, che ormai è prosciugato. Il disastro di quest’anno vede centinaia di migliaia di persone stanziali sedute sulla terra ferma, senza accesso ad acqua potabile e senza pesci da mangiare. Oltre 20 milioni di persone nell’Amazzonia brasiliana dipendono da questa proteina. Esse non possono più spostarsi con le loro canoe. Quasi tutte le grandi imbarcazioni sono spiaggiate – alcune stanno letteralmente ferme sul fondo del fiume poichè i più grandi affluenti come il Madeira, Purus e Juruá sono quasi a secco. In alto, da brivido, il Rio Negro, il fiume più grande del mondo, si può adesso attraversare a piedi. Le migliaia di Recreios, I metodi per trasportare vivande e persone da una regione all’altra attraverso le reti fluviali, sono poggiate letteralmente sul greto del fiume.
Quasi ogni villaggio nell’interland dell’Amazzonia , è tagliato fuori dal mondo, isolato. Per i collezionisti di pesci ornamentali è diventata un’impresa trovare pesci vivi, perché quelli che in questo momento sono vivi stanno morendo di stenti e debolezza, per ma totale mancanza di cibo. Questo fattore, e l’enorme carenza di ossigeno, ucciderà la maggior parte dei restanti se non piove entro i prossimi giorni – e per evitare questa apoteosi avrebbe dovuto già essere avvenuto. Miliardi di larve di pesci in questo momento stanno morendo e molte specie potrebbe estinguersi, tra cui alcune che non abbiamo mai conosciuto e che mai potremo conoscere. Come esempio di ciò che stiamo perdendo: solo durante gli ultimi 10 anni 687 nuove specie di pesci sono state scoperte e descritte nel bacino amazzonico (73 Gymnotiformes, 70 Trichomicteridae, 260 Characidae, 174 Loricaridi, 26 Callichthyidae, 23 Pimelodidae, 15 Doradidae, Auchenipteridae 11, 15 e 20 Hepapteridae Cetopsidae) nemmeno il WWF ha registrato questi numeri di pesci nell’ultimo rapporto sull’Amazzonia. Quanti di questi pesci sono già estinti, tra quelli che ho mostrato fin’oggi? Lo stesso tremendo destino assegnato alla gran parte della biodiversità? Perché stiamo vivendo questo disastro indescrivibile, questa aridità? I media sostengono l’ipotesi de El Niño, CO2, la continua deforestazione a danno dell’Amazzonia e in altre regioni. Il fatto è che il riscaldamento globale è, da quello che ho visto durante l’ultimo decennio, mentre dedico la mia vita alla ricerca e agli habitat acquatici di tutto il mondo, è aumentato di almeno dieci volte e credo che il riscaldamento globale è 100 volte peggio di quanto ci viene detto, o ci vogliono far credere.
E non è solo il Rio delle Amazzoni… Sono appena tornato dall’India dove da ricerche nei 50 laghi più grandi nel nord-ovest non uno solo di questi laghi aveva più una goccia d’acqua – ma sulle mappe satellitari di Google di oggi sono intatti (la data delle fotografie risale quindi al 2003, ho scoperto successivamente…) Il gigantesco Fiume Giallo cinese ha perso oltre il 30% del suo livello d’acqua negli ultimi 10 anni. L’altopiano del Tibet e del Pamir, il Top of the World si sta trasformando in deserto, come è già avvenuto in Asia centrale, dove il lago d’acqua dolce al quarto posto per grandezza sulla terra, l’Aral con 148 specie di pesci estinti, si è asciugato completamente . Il più grande lago d’acqua dolce dell’Africa occidentale, Lac Faguibine con 60 specie endemiche, è diventata storia – comprese le sue 40 specie di ciclidi che nessuno ha mai visto in vita. Dei 10 fiumi che di recente ho studiato in Angola solo tre erano d’acqua, gli altri da lungo a secco, strade. Il centro d’ Australia non è mai stato più asciutto da quando sono cominciate, il Sahara è in espansione, direzione sud di circa 50 km annuali; i deserti del Gobi e del Karakum si stanno espandendo come non mai. Devo andare avanti? Ho visitato tutti questi luoghi (e molti altri) nel corso degli ultimi quattro decenni, e tutti erano bacini d’acqua ricchi di pesci e vegetazione. Dove si andrà a finire? Mentre Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Convenzione sulla diversità biologica, ha pronunciato un discorso storico il 1 novembre 2010 – in occasione della 65a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite – che dice che Nagoya (dove la Convenzione è avvenuta) è entrata nella storia come il luogo di rinascita di una nuova era in armonia con la natura, l’Amazzonia è stata cancellata più velocemente che mai. Ho guidato per 2500 km attraversando il Mato Grosso, vedendo SOLO piantagioni di soia solo da un orizzonte all’altro – quando l’avevo attraversato durante la mia infanzia con mia madre, era piena di fiumi e torrenti ed era considerata la più fitta foresta pluviale primaria sulla terra. Inoltre, il Presidente uscente del Brasile ha dato il via libera per 100 dighe idroelettriche da costruire in Amazzonia – ma Belo Monte sullo Xingu è l’unico progetto che riportano i media. Domanda: è questo l’armonia con la natura che stiamo cercando? Oltre a ciò, una volta che tutto è stato compiuto come da copione/progetto, queste dighe idroelettriche smetteranno di funzionare – come la diga di Balbina vicino a Manaus, il più grande disastro ambientale in Amazzonia, perché dopo aver distrutto un’area delle dimensioni di Lussemburgo, non c’era più acqua .. . Con questi fatti dimostrabili e documentati, ci si chiede ancora perché sta succedendo quello che sta succedendo in Amazzonia? Mi auguro che l’uomo si svegli prima che sia davvero troppo tardi … Allevate i vostri pesci in acquario, e abbiate molta
cura di loro! Heiko Bleher
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