Pterophyllum altum (Pellegrin, 1903): Vive in natura nel fiume Orinoco (America meridionale, fig1) che dopo il rio delle Amazzoni, è il fiume piu’ copioso del Paese. E’ suddiviso in quattro tratti principali :
- Orinoco superiore (240km)
- mediano
- basso orinoco
- delta amacuro
Questo ciclide anche detto angelfish presenta una colorazione argento con strisce verticali di colore marrone scuro – nero – che costituiscono un’arma mimetica in grado di ‘fonderlo’ con vegetazione, rami e radici
Gli Pterophyllum altum presentano una bocca con una forma molto particolare e una fronte abbastanza in pendenza , La prima banda scura attraversa l’occhio, la seconda passa vicino alla parte centrale del corpo, mentre la terza va dalla punta della pinna dorsale, attraversa il corpo, e arriva alla punta della pinna anale. L’ultima gira sul finale del peduncolo caudale. La Caratteristica di questa specie è un’incisione acuta o tacca sopra le narici.
(fig.2) I veri P. altum (per definizione) Orinoco perché stanziali dell’Orinoco e alcuni affluenti del Rio Negro, mostrano questa caratteristica, mentre alcuni commercianti riescono a vendere ibridi di incroci di Pterophyllum scalare, come “Orinoco Altum”, che probabilmente non mostrano questa caratteristica o una quantità di caratteristiche inferiore, ma quanto basta per non far soffrire l’appassionato che non tiene comunque in vasca un vero P. altum della regione idrografica dell’Orincoco . Il vero selvatico pescato altum Orinoco è tra le più impegnative di pesci tropicali per riprodursi in cattivita’ La specie è la più grande del genere sono esemplari superiori a 50 cm di altezza (dalla punta della dorsale alla pinna anale) sono stati segnalati in ambiente naturale; negli acquari, dei campioni noti per essere cresciuti fino a 40 centimetri. Gli altum sono più frequenti nelle acque ben ossigenate, le acque estremamente acide dell’Alto e Medio affluente dell’Orinoco, dello scudo del Guyana.
Le condizioni e i valori dell’acqua per tenere gli altum sono molto acide con un livello di pH che si aggira attorno a 4,5-5. E’ anche importante mantenere il livello di nitrati molto basso. L’acqua dovrebbe circolare lentamente per emulare le condizioni naturali del loro biotopo. Manutenzione straordinaria: la qualità delle acque è un fattore fondamentale per allevare con successo esemplari di P. altum. Molte persone tendenzialmente allevano gli altum in vasche con torba e quindi in acqua molto ambrata , con beneficio della loro tranquillità: in effetti e’ da evitare soprattutto nei periodi dell’acclimatazione, una esposizione troppo violenta alla luce artificiale qual’è quella erogata dalle nostre lampade fluorescenti per acquari. A differenza del comune scalare, P. altum può essere difficile da mantenere e allevare con successo in cattività. Ciò è dovuto principalmente alla realtà che quasi tutti gli Altum venduti sono selvatici e non d’allevamento (non quelli originali endemici). E secondo me questa e’ la causa del perché sono difficili da trovare . Anche se gli altum sono calmi, possono anche essere molto territoriali. Per questo motivo, gli altum non sono da tenere in vasche con grandi comunità di pesci . I piccoli pesci verranno immediatamente graditi come fossero parte della loro dieta, e non dovrebbero essere allevati con cardinali (Paracheirodon axelrodi) e tetra neon ( P. innesi) di piccole dimensioni. L’alimentazione dello P. altum piu’ appropriata e’ composta da alimenti vivi , e’ preferibile all’iniizio somministrare alimenti quali artemie , chironomus, daphnie ecc.. che piu’ si avvicinano a quel che mangiano in natura , poi via via che si comincia ad ambientare si puo passare al granulo e liofilizzati.. Riproduzione Il genere Pterophyllum ha come caratteristica quella di formare coppie monogame. Le uova sono generalmente fissate su un tronco sommerso o una foglia . Come avviene per altri ciclidi, la cura della covata è ferocemente controllata ed essendo dei ciclidi difendono minacciosamente le loro uova dai predatori . In acquario e’ quasi impossibile avere successo nella riproduzione anche se ultimamente con nuovi metodi e conoscenza delle abitudini di questo meraviglioso ciclide si e’ potuto riprodurre e allevare , soprattutto negli allevamenti tedeschi e in giappone . Fig.1 Mappa del bacino del fiume Orinoco, che mostra grandi regioni geografiche, affluenti, le città e le tre principali tipi di golena Considerazioni Il primo consiglio per l’acquisto secondo il mio parere e’ quello di prendere gli altum piu’ giovani possibili che a quanto pare resistono meglio alle quarantene e vivono piu’ facilmente in cattivita’, purtroppo tutti i migliori altum vengono spediti in giappone e stati uniti dove gli acquirenti pagano meglio mentre in italia rimangono quelli provenienti per lo piu’ dalla Germania. in secondo luogo, e questa è probabilmente la regola più importante con gli altum selvatici: comprare il gruppetto tutto in una volta e da un’unica fonte. Mai e poi mai mischiare gruppi provenienti da diverse aree di cattura. Ho parlato con decine di persone che hanno allevato gli altum, e la storia è stata la stessa in ognuno di loro. La loro caratteristica di specie quasi endemica, isola gli altum da contaminazioni (o meglio: queste avvengono in bacini d’acqua grandi quanto il mare) che predispongono non sufficientemente il loro sistema immunitario e fisiologico alle acque di altre fonti, sia per una presunta incompatibilità fisiologica, che immunitaria (Un po’ come noi in viaggio per i paesi tropicali, dove senza le dovute vaccinazioni saremmo soggetti a patologie letali, e nella migliore delle ipotesi problemi intestinali tipo dissenteria).
Salvatore Serafini
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