La mia esperienza legata al mondo dei discus è stata abbastanza complessa, perché malgrado abbia pagato tutti i miei errori di valutazione, sentivo che non erano i pesci, i discus, il vero problema, ma quanto l’approccio con tutto quello che li circonda, a partire dall’assortimento fino alle provenienza che meno sono commiste e meglio è. Approfittando della chiusura per lavori del forum non sono stato con le mani in mano e complici Salvo (tatore) e Nicola (Mitch) ho realizzato il sogno che avevo già espresso ma solo a parole, pensando che ancora era lontana la meta, e lunga la strada. Ma comincio con ordine: “Maury c’e’ la possibilità di avere dei bei wild” mi dice qualcuno per telefono un paio di settimane fa…. Io rispondo: “non so..mi piacerebbe…non so se aspettare di fare la nuova vasca….boh…come potrei fare…” risposta: “Cedi tutto, compra 10-15 kg di sabbia fine, due radici e il resto ce l’hai”. Ma mentre dicevo così e sentivo queste ventilate parole, le mie mani indipendenti dal mio raziocinio stavano già lavorando allo smantellamento degli arredi e piante e avevo già telefonato al mio amico Lucillo chiedendogli se mai avessi preso la decisione (presa)poteva tenermi i discus e gli altri pesci fino a che non li avessi venduti, e avevo già inviato l’ordine onlune per la sabbia!!! Tutto questo in uno stato ipnotico-catartico-incosciente!!!! Naturalmente ho esagerato ma nel giro di 3 giorni avevo l’acquario già in versione Wild! Ecco alcune foto (mezz’ora prima era simil-olandese)
E’ martedì, venerdì si avvicina….ed io fremo. Nemmeno il tempo di pensarci e mi arriva la telefonata di Nicola, che di ritorno dalla Germania ha per me qualcosa: “Ciao, sono Nico. Sto arrivando…anzi ti vedo, ciao!”. Riaggancio ed eccoli, e non vi nascondo che mai ad un appuntamento con due uomini sono andato così felice:
Nico (Mitch) a sinistra, io (Maury6263) a destra. Dietro, il prezioso carico
Nico doveva ancora incontrare altri…lestofanti del forum, ed io dal momento in cui sono stato “imbottito” di tale box, non stavo più nella pelle. Ormai non potevo che tornare a casa, pregare che tutto andasse bene, e seguire i consigli che avevo ricevuto in quei giorni, dall’apertura delle buste alle prime ore di acclimatazione.
Appena aperto il box – temperatura 24 °C
Riverso acqua e pesci nel box di polistirolo”
..e comincio a far collimare valori acqua box-acquario per una corretta acclimatazione
Ancora qui osservo il consiglio di tenerli non alla luce dei tubi fluorescenti
Ecco….queste le ho fatte 48 ore dopo: è la prima volta che accendo la luce dopo 2 giorni e non pensavo che fossero già così tranquilli: per me sono già bellissimi!
S. haraldi, discus blu, venduti come provenienti dalla regione Nhamundà
Sono già perdutamente innamorato di loro! Gli ho dato un po’ di granuli e loro se li sono sbranati nel giro di 1 minuto!
NO2 = 0 NO3 = 25 pH = 7 °dKH = 4 temp. = 28 °C cond. = 305 µS/cm
Io credevo che la ripresa, l’acclimatazione e il loro ambientamento fossero molto più difficili, ma chi mi diceva che non sono difficili i discus ‘naturali’, quanto l’associazione degli sfizi dell’uomo a tali creature che vanno rispettate perché ci hanno raggiunto per il nostro esclusivo piacere.
il piacere di un branchetto omogeneo
Sincerarsi che tutto venga fatto nel rispetto del loro benessere per me, che ero reduce da esperienze molto poco gratificanti mi sembrava più che legittimo, e non è così difficile mantenere questi splendidi pesci in valori sicuramente meno difficili di altre specie, in generale.
Striature e colori classici degli haraldi non si fanno attendere
Un’attenzione al loro biotopo per garantir loro una dignitosa permanenza in vasca è tutto quello che si richiede.
Fin’ora mi sembra un sogno, quello di vivere il mio hobby, condividerne le esperienze, e poterne parlare come ne parlo senza problemi. Ma forse era questo che avevo fin’ora poco valutato: partire con il piede giusto. Informarsi, leggere, alimentazioni e valori. Non sono i miei discus animali che vogliono pozioni particolari o valori impossibili. Pretendono solo rispetto per la loro natura, intesa come Madre Amazzonia, e intesa anche come fisiologia di animali acidofili, amanti della stagionalità e suscettibili alla monotonia alimentare.
Non voglio parlare troppo presto, ma pensate ai pesci da pesci
Maurizio Bassi AKA Maury6263
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